sabato 24 ottobre 2009

Roma-Ostia: ci riprovo...

Ebbene sì: ci riprovo. Sul finire di aprile, dopo alcuni mesi di patimenti, mi sono operato al ginocchio destro. Con l’asportazione del menisco e un’approfondita pulizia dell’articolazione, speravo di poter riprendere ma, dopo alcuni mesi di stop, già dalle prime uscite ho visto che non andava: gonfiore e dolore sul finire di agosto mi hanno costretto alla resa.
Ora ci riprovo: obiettivo la Roma-Ostia di febbraio… una sfida già provata ma ora avrà certamente un sapore nuovo, di rinascita. BAS test fatto: il programma di allenamento mi prevede un tempo possibile più alto del mio personale sulla mezza (1:36 a Rieti) ma questa volta –veramente- l’importante sarà arrivare.
Dida per i lettori del TFJ: inserisco questa foto per pura invidia: il ginocchio di quest’atleta è bellissimo… chissà, magari pure il mio stimolato dalla foto si comporterà bene! :-)

giovedì 22 ottobre 2009

Il valore del tempo relazionale

Leggo su di un volumetto pubblicato da Sperling & Kupfer (Una cosa per volta: quando fare tutto è come fare nulla – Dave Crenshaw): “quando cerchiamo di fare più cose per volta coinvolgendo un’altra persona, per esempio dedicandogli un’attenzione frammentaria e non più di qualche attimo rubato a qualcos’altro, il costo è superiore al mero calcolo del tempo sprecato: il nostro comportamento finisce per danneggiare il rapporto con gli altri”, che siano colleghi, familiari, amici o “anche la cassiera del supermercato, che è una persona in carne e ossa ma noi la trattiamo come un’incombenza tra le tante che dobbiamo sbrigare”.
Interessantissimo e rivoluzionario: io sono uno schiavo del mito del multitasking, tutto in fretta e contemporaneamente. Eppure è un un must (riecco un termine terribile!) della nostra società: ora è “normale” ricevere un e-mail mentre scrivi su Skype, rispondendo al telefono facendo segno con la testa al collega che possiamo prendere un caffè alla macchinetta… ma alla fine la somma delle cose fatte, ci dice Crenshaw, è inferiore al tradizionale “fare una cosa alla volta”, salvando –attenzione, attenzione- il valore al tempo relazionale.
Chissà, forse serve che ce lo dica pure un guru del business, ma non ce lo diceva anche la mamma che -alla fine- più vai veloce, più male ti fai quando cadi?
Forse è meglio seguire il consiglio di Crenshaw (slow down, everybody) e avere più tempo per gli altri.

mercoledì 21 ottobre 2009

Povera Italia 2

All'Europarlamento non passano le due risoluzioni presentate oggi dal centrodestra e dal centrosinistra: la prima mirava ad affermare che la libertà di stampa è un valore fermamente stabilito in Italia e che da noi non esiste alcuna minaccia alla libertà d'informazione; la seconda, di segno totalmente opposto, voleva lanciare un allarme sulla situazione della libertà di stampa nel Paese, denunciando in particolare l'anomalia del conflitto di interessi di Berlusconi e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europei e chiedendo alla Commissione europea di emanare una direttiva sul pluralismo. Tutte e due respinte ma la magra figura resta: le immagini che circolano sull'atteggiamento dei nostri deputati al Parlamento Europeo veramente sono agghiaccianti.

La scorsa settimana, alla Buchmesse, l'inizio di ogni incontro di lavoro cui fosse presente un italiano era invariabilmente contrassegnato dai commenti sulla nostra situazione politica, e con tanto di ammiccamenti e sorrisini di compatimento!
Ma oggi si è raggiunto il colmo: ormai ci vuole coraggio a farsi vedere in giro...

Buchmesse 2009



...e alla fine non ho resistito: almeno una foto la dovevo mettere! Il "pezzo" serio lo ha scritto le directeur sul portale.

Cmq fiera bellissima e interessantissima come sempre. Ho pure conosciuto i ragazzi di Google (quelli veri!): che emozione... :-)

venerdì 9 ottobre 2009

Barak e il Nobel

Chi segue il TFJ regolarmente vi avrà spesso trovato post su Obama e oggi, pur stanco morto, non posso evitare almeno due righe celebrative. “Raramente qualcuno ha dato come lui speranza per un futuro migliore” si legge nella motivazione: è proprio questo quello che di lui mi ha sempre affascinato.
Oggi, dopo aver letto la notizia sul web, ho consumato la mia quotidiana razione di chilometri rimuginando su come sia quantomai necessario per la nostra società un faro di riferimento, una guida che illumini e traccia il cammino. Si può essere pro o contro all’assegnazione del nobel ad un politico (e ad un presidente USA che sta chiedendo altri 40.000 soldati da mandare in Afganistan), ma non si può negare che la sola sua presenza ci faccia sperare in un futuro migliore.

giovedì 8 ottobre 2009

Povera Italia...

Nel Belpaese oggi tutti i giornali aprono con la notizia del giorno: la sentenza della Consulta sul Lodo Alfano. E così anche le agenzie, le televisioni, le radio, i siti di informazione: tutti i media si affannano riproporre la stessa minestra insaporendola riportando i commenti dei leaders politici e delle istituzioni, aggiungendo foto di Silvio dalle espressioni tremende, scatenando i bloggers con i forum e via così, sempre più dentro al grottesco siparietto tutto incentrato su una persona e sulla sua lotta per la sopravvivenza al potere.
Ma il vero peso specifico e la caratura del teatro di casa nostra lo si ritrova cliccando qua e là sui siti dei giornali esteri, cercando forse con un pò di malizia, dove la notizia viene riportata. Tra i posizionamenti più simpaticamente rivelanti la nostra tragicomica situazione è la breaking news di The Guardian: free toilet paper.


Ah, povera Italia...