lunedì 11 gennaio 2010

Il profumo della carta

Che gli americani siano fantasiosi lo avevamo sempre saputo; che fossero tipi pratici pure; ma questo livello di praticità noi del TFJ non pensavamo fosse possibile. Già qualche mese fa aveva iniziato a girare una trovata un pò "empirica" per riprodurre quel quelnonsocchè del libro cartaceo, di quel feeling -insomma- che la carta trasmette e l'arido device elettronico invece non riesce a riprodurre.

Bastava trovare dell'acqua calda e una bustina. Ma non sempre questa è a portata di mano... e poi lo sanno pure i bambini che l'acqua con i ciruiti elettrici non sempre fraternizza. Allora (si sa che la tecnologia compie passi da gigante in tempi brevissimi) si è cercata la soluzione sul tipo "arbre magicque", del magico alberello ora in dotazione solo di alcuni inossidabili resistenti alla guida di Fiat 127 Abarth delle nostre periferie... ma non è una soluzione sufficientemente glam per i nostri tempi.
Ma che ti inventa l'astutissimo homo americanus?
Visitate smell of books: troverete quello che avete sempre cercato e non avete mai osato chiedere.
Da restare senza fiato...

mercoledì 6 gennaio 2010

Il Kindle, davvero.

Detto, fatto.
Cercando di vedere se la squadra di Jeff diceva il vero, abbiamo ordinato un Kindle International il 28 dicembre pomeriggio. Lo abbiamo trovato sulla scrivania, fresco fresco della neve di Seattle il 4 gennaio alle 8:30… promessa mantenuta dunque: pur in un periodo terribile per i trasportatori, ci è stato consegnato in soli 3 giorni lavorativi.
Primo applauso (alla logistica).
Lo accendo. Funziona.
Secondo applauso (ai tecnici).
Mi riconosce: “hello Paolo”.
Terzo e definitivo applauso al buon Jeff (qui in foto col suo device).
Insomma, sembra mantenere le promesse, questo Kindle. Dal funzionamento intuitivo, con uno schermo veramente leggibile, si connette subito alla rete ed è pronto per scaricare libri dal web. In pochi secondi ho scaricato Essential writings di Chiara Lubich (pubblicata dai colleghi della New City Press) ed è uno spettacolo!
Ho provato pure a caricarci, attraverso la porta usb collegata al mio notebook, alcuni nostri libri (Bendetta economia, dell’amico Luigino è stato il primo) e sembrano nati per questo.
Sorprendente la funzione di lettura del libro: se ti stanchi di leggere puoi farti leggere il libro dalla voce sintetizzata. Viene da chiedersi che fine faranno gli audiolibri…
Certo però, e c’è un però, leggere un libro mi pare pur sempre un’altra cosa.

venerdì 1 gennaio 2010

Apophis, Abraracourcix e buon 2010

Ci mancava solo questa. Sembra che l’unico evento realmente temuto dal capo del villaggio dei Galli (Abraracourcix) si stia per avverare: il cielo ci sta cadendo sulla testa!
L’agenzia spaziale russa, giusto per rallegrarci questo inizio d’anno, ci fa sapere che la Terra rischia lo scontro con un asteroide. Ancora pochi anni e bum!
Allora ci siamo dati da fare, sguinzagliando tutti giornalisti del Freeso Journal. Grazie alla loro ormai mitica solerzia, riusciamo ad intervistare in esclusiva un noto ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che risponde alla domanda principe di oggi: dobbiamo metterci uno scudo sulla testa? “No” ci risponde ridendo “le probabilità sono astronomicamente non irrilevanti ma dal punto di vista pratico sono di fatto nulle.”
Bene così allora, umanità: in questo primo giorno dell'anno possiamo guardare ancora con fiducia al futuro. Auguri!