giovedì 11 dicembre 2008

Esonda l'Aniene, il diario di questi giorni

Nel post di stamattina avevo parlato di Giove Pluvio che, evidentemente, era in linea e ha letto che scrivevo di lui... L'Aniene, che passa vicino a Città Nuova, è esondato e l'acqua è arrivata fin dento il magazzino. Potete vedere qui un clip fatto col cellulare al momento in cui s'è deciso di "abbandonare" la sede per il pericolo di non riuscire più a muoversi e di restare bloccati.



Allontanandosi da via Pieve Torina abbiamo visto i mezzi anfibi dei pompieri "navigare" tra le aziende per mettere in salvo i dipendenti e le ruspe portare nelle pale coloro i quali erano stati costretti ad abbandonare le auto in mezzo alla strada. Nella sede, al momento che scrivo, è tutto sott'acqua: il livello è cresciuto moltissimo tanto da arrivare a circa 30 centrimetri su tutto il piano terra, magazzino libri compreso. Speriamo che il livello non salga ancora...

Aggiornamento delle 17:20.
L'acqua continua purtroppo a salire ed è ormai arrivata a 60/70 centrimetri... La cosa sembra proprio seria perchè continua a piovere, seppur con meno intensità.

Aggiornamento delle 19:15.
L'acqua comincia a defluire e il livello sembra iniziare a scendere, ringraziando Dio. Ora ha smesso di piovere anche se le previsioni meteo per le prossime ore non sono delle migliori. Attualmente cmq, la sede è di fatto isolata e irraggiugibile...

Aggiornamento delle 06:50 del 12 dicembre.
Su Roma sta piovendo... la piena del Tevere dovrebbe passare su Roma verso le 20:00 e di certo avrà ripercussioni anche sull'Aniene visto che la confluenza è a meno di 10 km in linea d'aria da via Pieve Torina.

Aggiornamento delle 07:30 del 12 dicembre.
Lo scenario è un pò desolante; l'acqua, che era effettivamente entrata in magazzino arrivando a circa 40 cm, è ora defluita lasciando dietro sè un vero macello. Più tardi metterò in linea delle foto. Ora ci aspetta proprio un bel lavoro per sistemare tutto....

Aggiornamento delle 11:20 del 12 dicembre.
Nonostante la pioggia continui, ci siamo rimboccati le maniche e con scopettoni e guanti abbiamo iniziato la faticosa opera di sistemazione del primo piano. Ecco un breve clip della situazione



Abbiamo creato delle dighe (fatte con pile di libri e quanto avevamo a disposizione) per prepararci alla prevista nuova esondazione della sera, quando arriverà la piena del Tevere. Siamo riusciti ad attivare Mago e parte delle connessioni web senza dare corrente all'impianto che è, com'è ovvio, danneggiato. Nella galleria del blog alcune foto della situazione.

Aggiornamento delle 14:20 del 12 dicembre.
In una Pieve Torina "blindata", coi sacchi sulle porte e gli stivaloni ai piedi, pronti a ricevere la piena del Tevere, ci arriva la notizia che c'è allerta anche per la tipografia. Questa infatti è alla Magliana, dove è prevista l'esondazione, appena fuori la città. Ho sentito Alfredo che mi dice che il fiume ha già superato il primo argine e che solo un terrapieno di circa 3 metri trattiene ancora l'acqua... anche qui, ci affidiamo a Dio e alla Provvidenza.

Aggiornamento flash delle 19.
Il livello dell'acqua in via Pieve Torina sembra stabile: lambisce l'ingresso ma senza penetrare all'interno del magazzino. Dall'altra parte della città, alla Magliana, il secondo argine del Tevere che è nei pressi della tipografia sta facendo ancora il suo dovere e anche lì si è (per ora) all'asciutto.

Aggiornamento di sabato mattina.
Un cielo finalmente sgombro da nubi e i raggi di un pallido sole invernale sono il segnale di una passata emergenza.
Pur attraversando zone, come quella di Ponte Mammolo, in cui sono evidenti i segni dell'inondazione, con i campi tutti sott'acqua e alcune strade sbarrate dai vigili, siamo riusciti a raggiungere la sede. La zona attorno via Pieve Torina sta pian piano cercando di tornare alla normalità: in ogni angolo c'è qualcuno che libera i tombini, sposta i detriti o cerca di drenare l'acqua rimasta.
Alfredo ci dice che la temuta esondazione del Tevere non ha colpito la zona della Magliana e che alla tipografia stanno lavorando normalmente.
Insomma, ringraziando Dio, il peggio è passato... ora bisognerà, con l'aiuto di tutti, ricominciare.

4 commenti:

Carme ha detto...

Quando stamattina sono andata via mi sono quasi sentita un po' in colpa a mollare tutto per "scappare"; ho visto il livello dell'acqua salire, ed ero in macchina sperando che non salisse ulteriormente. adesso che ho letto l'aggiornamento sulla situazione ho pensato ai libri in magazzino, ai computer, alle scrivanie dei miei colleghi e sono stata pervasa da un forte senso di impotenza. Ma allo stesso tempo ho sentito che quel posto incomincia ad appartenermi, lì mi sento a mio agio, un po' come a casa mia. Perciò se oggi avessi potuto fare qualcosa e contribuire in qualche modo a "limitare i danni dell'inondazione" l'avrei fatto tenacemente...

Marta ha detto...

Carissimi colleghi di Città Nuova,
ho appreso dalle parole di Paolo e Carmelita tutta la "tragicità" dell'evento.
Purtroppo la distanza che ci separa non mi permette di potervi aiutare fisicamente, ma voglio comunque comunicarvi la mia vicinanza e offrirvi, per quanto mi sarà possibile, il mio aiuto.
Un forte abbraccio a tutta la famiglia di Città Nuova!!!

Giovanni C. ha detto...

Mai come in questi momenti mi sono sentito parte integrante e capisco Carme quando dice del senso di impotenza. Dai, avanti tutti insieme.

Berardo ha detto...

Caro Paolo che dire! Se tutto non fosse per un bene ancora più grande verrebbe da prendersela con qualcuno o qualcosa (piove, governo ladro!). Invece sappiamo che per un piano misterioso di Qualcuno più in alto di noi (un giorno quando andremo di là ci spiegherà bene tutto) anche tutto ciò che è accaduto può essere volto al positivo ed tutto prende un significato importante. Aiutiamoci a crederlo e a renderlo vita.
Tutta la mia solidarietà ed il mio aiuto concreto se serve, fai un cenno!

Ciao.
berardo