giovedì 11 dicembre 2008

La faziosità di Fazio e la santità di Fede

Stanotte Giove Pluvio ha mandata tanta di quell'acqua sulla capitale da creare fiumi e laghi dove fino a ieri c'erano strade e parcheggi col risultato di mettere in fila noi mortali ciascuno nella sua bella scatoletta motorizzata. Ci si arrangia come si può: chi fuma, chi telefona, chi ascolta la radio, chi ha travasi di bile. Io invece, dopo aver sentito tutti i radiogiornali e aver letto Repubblica, non riesco a trattenere la spinta compulsiva a commentare la vicenda (peraltro gustosissima) dell'audizione del presidente Rai in commissione di vigilanza.
Trovo straordinario che un organo dello Stato, con la presenza dei soli membri del centrodestra, chieda conto alla Rai sul perchè Fazio inviti solo politici di sinistra. Per carità, che figura meschina!
Quando al liceo iniziò anche per me la stagione delle feste (ormai decine di anni orsono...), se non avevo l'invito rosikavo e alla fine mi imbucavo: ma avevo quindici anni!!!
Questi, con l'esperienza (e l'onorario) da senatori, litigano per l'invito al programma di Fazio il quale sarebbe reo di lesa maestà escludendo gli esponenti del Governo. Direi però che pur essendo una pretesa meschina è largamente giustificata dall'inveterata tradizione dei media del belpaese (e in particolare di MammaRai) di trasformare l'informazione in un grande markettificio, dove ogni spazio è vendibile al miglior offerente.
Perchè scandalizzarsi allora, se Gasparri protesta perchè "quelli invitano chi vogliono loro"?

PS: che c'entra Fede? C'entra, c'entra.
Berlusconi, tirato per la giacca sull'argomento, ha così commentato "Fede rispetto a Fazio è un santo"...
Ahinoi, dopo la tele e il Quirinale, ora comincia a pensare agli altari!

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