

Oddìo, mi sono detto, che succede?
Certo ho letto anch’io il libro di Vittorio Sabadin sull’ultima copia del New York Times ma non mi aspettavo così presto delle notizie così gravi.
Quello che abbiamo potuto vedere alla fiera dell’Eur era però anni luce lontano da New York. Infatti si sono visti torme di appassionati del libro ondeggiare pressati lungo gli angusti corridoi del Palazzo dei Congressi ancora affascinati dalla carta stampata, anzi spasmodicamente e visceralmente attratti, da quell’antico supporto che è il libro. Nello spazio in fondo Marino Sinibaldi, con lo staff di Fahrenheit al gran completo, faceva da gran cerimoniere al caffè letterario mentre, nelle salette attorno si succedevano senza soluzione di continuità centinaia di incontri e presentazioni. Insomma, il bel pubblico e l’interesse che ogni editore agogna.
Chissà… mi pare però che una lezione da questa tre giorni la portiamo a casa, ed è una di quelle cose che a volte i grandi gruppi paiono dimenticare: dietro ogni copia venduta c’è una persona che legge e che è per questa che si deve scrivere.
Anche qui, ciò che resta è il rapporto.
Altre foto della rassegna nella galleria del blog.
1 commento:
io sono direttamente coinvolta dalle azioni anti-crisi che il mondo americano sta attuando, visto che la multinational american firm tra le cui file sarò fino al 31.1, manda a casa gente...
Chissà dove andremo a finire...e cmq parole sante, le tue ultime, e lo dico da lettrice accanita!
a presto
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