venerdì 15 ottobre 2010

Vita digitale

Lo so: non si dovrebbe rimettere in circolo la pubblicità, soprattutto se pubblicata dall'Impero del Male (che a dire il vero, ora mi sembra un pò riabilitato...).
Ma lo spot dei nuovi telefonini è veramente emblematico.
La scorsa settimana ero a Francoforte, per la Buchmesse (la fiera del libro). L'albergo dove dormivo non era propriamente al centro così, per raggiungere i locali della fiera, ogni giorno mi facevo un paio di tratte in metropolitana. Il mio spirito latino (e caciarone) veniva smorzato già di prima mattina dall'aspetto algido e teutonico degli altri viaggiatori ma soprattutto dal vedere che nessuno parlava col vicino ma che tutti (dico, tutti!) avevano gli occhi incollati sugli samrtphones: drammatico!
Così, a fagiolo spunta il filmatino di cui sotto... ringraziando "The Evil Empire".

lunedì 26 aprile 2010

Zero Poverty

Oggi ho aderito alla campagna sostenuta da Caritas in occasione dell'Anno europeo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale.
La povertà è uno scandalo inaccettabile per il 21° secolo.
L’esclusione sociale non è un destino ineluttabile, bensì un effetto di certi meccanismi sociali, economici e politici, che ogni uomo e ogni cristiano hanno il dovere di modificare
Sostieni anche tu la campagna: firma la petizione Zero Poverty sul sito e diventa promotore delle 10 missioni possibili contro la povertà.

venerdì 16 aprile 2010

Vacanza a Londra? Magari meglio Lourdes...

All British Airways flights operating to and from Heathrow and Gatwick airports will be cancelled...


Eppòi dici che non è sfiga?
Una volta che riesco a combinare un viaggio di lavoro (London Book Fair) con un weekend con la famiglia, non mi ti va a scoppiare mezzo pianeta?
Ah, ma qui altro che vudù…

mercoledì 14 aprile 2010

How Tweet it is.. to be post by you.

Chi come me ha amato le sonorità e i testi (dell'immenso) James Taylor, godrà a leggere il titolo che compare oggi su un articolo del sito della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.
Chi però, come me, ha scritto dei post un pò "al limite" nei 140 caratteri ammessi da Twitter è bene che cominci a preoccuparsi: la Biblioteca del Congresso conserverà tutti i tweet (cinguettii) pubblicati sul social network dal 2006 in poi...
È una bella mossa per una biblioteca, istituzione che ha, soprattuto per chi è digital native, un'immagine polverosa e inutile, ma certo è un pò inquietante sapere che tutto quello che scriviamo viene registrato, classificato e inventariato.
Tracciabili ovunque.
Che non sia meglio fare switch-off e tornare al papiro?

sabato 10 aprile 2010

Alla ricerca del lettore dimenticato

Su segnalazione di un amico ho scovato in rete una nuova trovata della Wiley, un sito dedicato alla comparazione tra supporti per la lettura di eBook, dal nome fin troppo evocativo ereaderresource.com.
Ben fatto, semplice e funzionale.
Tutti i devices più in voga sono messi a confronto, dall’Amazon Kindle al Nook di Barnes & Noble; dall’Apple iPad al Cybook Gen 3, e via via fino ai Sony Daily Edition, Pocket e Touch.
Un piccolo menù sulla sinistra li compara per le funzioni principali (wireless, grandezza dello schermo, autonomia…) ma la cosa più carina è che li mette in competizione partendo da quello che vuole il lettore, non da cosa ti offre lo strumento… il cambio di prospettiva non è da poco: dopo la grande abbuffata di tecnologia, che non sia l’alba di un ritorno alla ricerca del gusto del lettore e non della ricerca della performance in senso assoluto?

domenica 7 febbraio 2010

lunedì 11 gennaio 2010

Il profumo della carta

Che gli americani siano fantasiosi lo avevamo sempre saputo; che fossero tipi pratici pure; ma questo livello di praticità noi del TFJ non pensavamo fosse possibile. Già qualche mese fa aveva iniziato a girare una trovata un pò "empirica" per riprodurre quel quelnonsocchè del libro cartaceo, di quel feeling -insomma- che la carta trasmette e l'arido device elettronico invece non riesce a riprodurre.

Bastava trovare dell'acqua calda e una bustina. Ma non sempre questa è a portata di mano... e poi lo sanno pure i bambini che l'acqua con i ciruiti elettrici non sempre fraternizza. Allora (si sa che la tecnologia compie passi da gigante in tempi brevissimi) si è cercata la soluzione sul tipo "arbre magicque", del magico alberello ora in dotazione solo di alcuni inossidabili resistenti alla guida di Fiat 127 Abarth delle nostre periferie... ma non è una soluzione sufficientemente glam per i nostri tempi.
Ma che ti inventa l'astutissimo homo americanus?
Visitate smell of books: troverete quello che avete sempre cercato e non avete mai osato chiedere.
Da restare senza fiato...

mercoledì 6 gennaio 2010

Il Kindle, davvero.

Detto, fatto.
Cercando di vedere se la squadra di Jeff diceva il vero, abbiamo ordinato un Kindle International il 28 dicembre pomeriggio. Lo abbiamo trovato sulla scrivania, fresco fresco della neve di Seattle il 4 gennaio alle 8:30… promessa mantenuta dunque: pur in un periodo terribile per i trasportatori, ci è stato consegnato in soli 3 giorni lavorativi.
Primo applauso (alla logistica).
Lo accendo. Funziona.
Secondo applauso (ai tecnici).
Mi riconosce: “hello Paolo”.
Terzo e definitivo applauso al buon Jeff (qui in foto col suo device).
Insomma, sembra mantenere le promesse, questo Kindle. Dal funzionamento intuitivo, con uno schermo veramente leggibile, si connette subito alla rete ed è pronto per scaricare libri dal web. In pochi secondi ho scaricato Essential writings di Chiara Lubich (pubblicata dai colleghi della New City Press) ed è uno spettacolo!
Ho provato pure a caricarci, attraverso la porta usb collegata al mio notebook, alcuni nostri libri (Bendetta economia, dell’amico Luigino è stato il primo) e sembrano nati per questo.
Sorprendente la funzione di lettura del libro: se ti stanchi di leggere puoi farti leggere il libro dalla voce sintetizzata. Viene da chiedersi che fine faranno gli audiolibri…
Certo però, e c’è un però, leggere un libro mi pare pur sempre un’altra cosa.

venerdì 1 gennaio 2010

Apophis, Abraracourcix e buon 2010

Ci mancava solo questa. Sembra che l’unico evento realmente temuto dal capo del villaggio dei Galli (Abraracourcix) si stia per avverare: il cielo ci sta cadendo sulla testa!
L’agenzia spaziale russa, giusto per rallegrarci questo inizio d’anno, ci fa sapere che la Terra rischia lo scontro con un asteroide. Ancora pochi anni e bum!
Allora ci siamo dati da fare, sguinzagliando tutti giornalisti del Freeso Journal. Grazie alla loro ormai mitica solerzia, riusciamo ad intervistare in esclusiva un noto ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che risponde alla domanda principe di oggi: dobbiamo metterci uno scudo sulla testa? “No” ci risponde ridendo “le probabilità sono astronomicamente non irrilevanti ma dal punto di vista pratico sono di fatto nulle.”
Bene così allora, umanità: in questo primo giorno dell'anno possiamo guardare ancora con fiducia al futuro. Auguri!