lunedì 28 dicembre 2009

Natale 2009. Venduti più e-book che libri

Novità digitali sotto l'albero 2009: sembra che il lettore di e-book di Amazon (il Kindle) sia diventato l’oggetto più regalato nella storia dell’azienda di e-commerce, che certo non è un risultato da pochi dollari...
La notizia che gli uomini del marketing di Jeff Bezos stanno pompando infatti è che i Kindle venduti in questi giorni sarebbero così tanti che in pila uno sull’altro formerebbero una montagna alta quanto due volte l’Everest, che i tempi di consegna del device sarebbero cortissimi, e che addirittura i “ragazzi dell’ufficio spedizioni” dormirebbero sui camper per effettuare consegne così celeri da non lasciare sguarnito nessun Babbo Natale.
Perché tutta ‘sta cagnara sulla vendita del reader?
Perché più Kindle si vendono, più libri Amazon venderà in futuro, in quanto questo device legge solo file scaricati dai soli siti Amazon. Quindi l’equazione diventa giocoforza la seguente: siccome gli americani hanno tutti comperato il Kindle, gli editori dovranno fare (tutti) i conti con Amazon anche per il formato digitale. Alla faccia di Sony. Così tutti in fila col cappello in mano, bisognerà far la coda nelle vicinanze di Seattle dove il buon Jeff ha aperto il suo negozio, che è sì virtuale ma lastricato di buoni vecchi dollari.
E fin qui nulla cambierebbe…
Ma la notiziona è un’altra: è che alla fine è successo. Il 25 dicembre su Amazon.com sono stati comprati più libri in bit che in carta. A più riprese anche noi ci siamo detti (e dall’ultima volta non sarà passato più che un paio di settimane) che da qui a vent’anni ci sarebbe potuto essere un momento epocale, una sorta di big-bang, che avrebbe segnato un punto di non ritorno per l’editoria e che avrebbe costretto tutti gli editori a fare i conti -frettolosamente- con l’evoluzione digitale. Che il momento sia già arrivato?

Hong Kong Diaries - volume 1

Se siete sul TFJ solo per noia e per ammazzare il tempo non guardate questo filmato. Questi Diaries sono straordinari ma abbisognano di un mood giusto... sono frutto della collaborazione di Martin Esposito e Danilo De Rossi, due artisti "in viaggio" tra Hong Kong, Londra e Roma.
Li pubblico sulla colonna laterale, essendo in HD.
Buona Visione.

venerdì 25 dicembre 2009

Sport... virtuale

Il Natale in famiglia è un'icona italiana ben definita: tavola imbandita, parenti, panettone, spumante. "Dove vi riunite?" sentivo chiedere al telefono. E inevitabilmente, dopo aver ubicato la location dell'happening eno-gastronomico, i discorsi proseguono descrivendo menù raffinatissimi e quantità smisurate, degne di Pantagruele.
Ecco, su questo la nostra tavola non ha avuto nulla da invidiare proprio a nessuno.
Così, più rotondo che lungo, non potendo dormire dopo tanto mangiare, mi sfogo facendo sport... virtuale.
Dopo aver visto quanto sono tosti gli americani che corrono sulla neve con le catene, guardate quanto è piacevole questa nostranissima corsa con le ciaspole.

Vien voglia di imitarlo... domani però, una volta digerito.

giovedì 24 dicembre 2009

Tanti auguri!

Buon Natale a tutti dalla Freeso family (in foto con tanto di albero...)!

mercoledì 23 dicembre 2009

Tosti l'ammericani!

Allora... che dire: il ginocchio funziona!
L'ho testato ufficialmente alla "Corri per Telethon" dell8 dicembre con un onesto 44:16 che, visto la difficile ripresa dall'operazione, vale come una medaglia olimpica.
E siccome l'appetito vien mangiando... vediamo come prosegue la via per la Roma-Ostia del 28 febbraio: a metà strada ci potrebbe essere La Corsa di Miguel, il 24 gennaio. Vedremo.
Intanto della serie "gli americano sò forti" beccatevi 'sto video: da pajura!

venerdì 20 novembre 2009

Ogni momento è un dono

Mi accorgo, improvvisamente, che il tempo passa.
Sarà pur vero che ogni momento è un dono, ma è da quasi un mese che non mi fermo un attimo! È veramente un periodo frenetico: corri di qua, corri di là… a proposito di correre: le gambe tengono! Martedì, sfruttando il clima sub-tropicale che ormai a Roma ha fatto scomparire del tutto le mezze stagioni, ho fatto 6 ripetute sul km a 4:18… fiato a pezzi e gambe sgangherate ma tutto sommato sono molto soddisfatto: domenica 6 dicembre vorrei partecipare alla Corri per Telethon, una buona occasione per unire la necessità di fare un test alla forma con uno scopo sociale. Ma fra due giorni mi aspetta la prova del nove. Questo weekend sarò infatti a Castelgandolfo per un congresso, e ne approfitterò per fare un “lungo”: due giri del lago per circa 20 km ad un’andatura di 5,15 minuti al km: se tutto andasse bene e il ginocchio tenesse… ai posteri (e sulle colonne del TFJ) la sentenza.

sabato 24 ottobre 2009

Roma-Ostia: ci riprovo...

Ebbene sì: ci riprovo. Sul finire di aprile, dopo alcuni mesi di patimenti, mi sono operato al ginocchio destro. Con l’asportazione del menisco e un’approfondita pulizia dell’articolazione, speravo di poter riprendere ma, dopo alcuni mesi di stop, già dalle prime uscite ho visto che non andava: gonfiore e dolore sul finire di agosto mi hanno costretto alla resa.
Ora ci riprovo: obiettivo la Roma-Ostia di febbraio… una sfida già provata ma ora avrà certamente un sapore nuovo, di rinascita. BAS test fatto: il programma di allenamento mi prevede un tempo possibile più alto del mio personale sulla mezza (1:36 a Rieti) ma questa volta –veramente- l’importante sarà arrivare.
Dida per i lettori del TFJ: inserisco questa foto per pura invidia: il ginocchio di quest’atleta è bellissimo… chissà, magari pure il mio stimolato dalla foto si comporterà bene! :-)

giovedì 22 ottobre 2009

Il valore del tempo relazionale

Leggo su di un volumetto pubblicato da Sperling & Kupfer (Una cosa per volta: quando fare tutto è come fare nulla – Dave Crenshaw): “quando cerchiamo di fare più cose per volta coinvolgendo un’altra persona, per esempio dedicandogli un’attenzione frammentaria e non più di qualche attimo rubato a qualcos’altro, il costo è superiore al mero calcolo del tempo sprecato: il nostro comportamento finisce per danneggiare il rapporto con gli altri”, che siano colleghi, familiari, amici o “anche la cassiera del supermercato, che è una persona in carne e ossa ma noi la trattiamo come un’incombenza tra le tante che dobbiamo sbrigare”.
Interessantissimo e rivoluzionario: io sono uno schiavo del mito del multitasking, tutto in fretta e contemporaneamente. Eppure è un un must (riecco un termine terribile!) della nostra società: ora è “normale” ricevere un e-mail mentre scrivi su Skype, rispondendo al telefono facendo segno con la testa al collega che possiamo prendere un caffè alla macchinetta… ma alla fine la somma delle cose fatte, ci dice Crenshaw, è inferiore al tradizionale “fare una cosa alla volta”, salvando –attenzione, attenzione- il valore al tempo relazionale.
Chissà, forse serve che ce lo dica pure un guru del business, ma non ce lo diceva anche la mamma che -alla fine- più vai veloce, più male ti fai quando cadi?
Forse è meglio seguire il consiglio di Crenshaw (slow down, everybody) e avere più tempo per gli altri.

mercoledì 21 ottobre 2009

Povera Italia 2

All'Europarlamento non passano le due risoluzioni presentate oggi dal centrodestra e dal centrosinistra: la prima mirava ad affermare che la libertà di stampa è un valore fermamente stabilito in Italia e che da noi non esiste alcuna minaccia alla libertà d'informazione; la seconda, di segno totalmente opposto, voleva lanciare un allarme sulla situazione della libertà di stampa nel Paese, denunciando in particolare l'anomalia del conflitto di interessi di Berlusconi e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europei e chiedendo alla Commissione europea di emanare una direttiva sul pluralismo. Tutte e due respinte ma la magra figura resta: le immagini che circolano sull'atteggiamento dei nostri deputati al Parlamento Europeo veramente sono agghiaccianti.

La scorsa settimana, alla Buchmesse, l'inizio di ogni incontro di lavoro cui fosse presente un italiano era invariabilmente contrassegnato dai commenti sulla nostra situazione politica, e con tanto di ammiccamenti e sorrisini di compatimento!
Ma oggi si è raggiunto il colmo: ormai ci vuole coraggio a farsi vedere in giro...

Buchmesse 2009



...e alla fine non ho resistito: almeno una foto la dovevo mettere! Il "pezzo" serio lo ha scritto le directeur sul portale.

Cmq fiera bellissima e interessantissima come sempre. Ho pure conosciuto i ragazzi di Google (quelli veri!): che emozione... :-)

venerdì 9 ottobre 2009

Barak e il Nobel

Chi segue il TFJ regolarmente vi avrà spesso trovato post su Obama e oggi, pur stanco morto, non posso evitare almeno due righe celebrative. “Raramente qualcuno ha dato come lui speranza per un futuro migliore” si legge nella motivazione: è proprio questo quello che di lui mi ha sempre affascinato.
Oggi, dopo aver letto la notizia sul web, ho consumato la mia quotidiana razione di chilometri rimuginando su come sia quantomai necessario per la nostra società un faro di riferimento, una guida che illumini e traccia il cammino. Si può essere pro o contro all’assegnazione del nobel ad un politico (e ad un presidente USA che sta chiedendo altri 40.000 soldati da mandare in Afganistan), ma non si può negare che la sola sua presenza ci faccia sperare in un futuro migliore.

giovedì 8 ottobre 2009

Povera Italia...

Nel Belpaese oggi tutti i giornali aprono con la notizia del giorno: la sentenza della Consulta sul Lodo Alfano. E così anche le agenzie, le televisioni, le radio, i siti di informazione: tutti i media si affannano riproporre la stessa minestra insaporendola riportando i commenti dei leaders politici e delle istituzioni, aggiungendo foto di Silvio dalle espressioni tremende, scatenando i bloggers con i forum e via così, sempre più dentro al grottesco siparietto tutto incentrato su una persona e sulla sua lotta per la sopravvivenza al potere.
Ma il vero peso specifico e la caratura del teatro di casa nostra lo si ritrova cliccando qua e là sui siti dei giornali esteri, cercando forse con un pò di malizia, dove la notizia viene riportata. Tra i posizionamenti più simpaticamente rivelanti la nostra tragicomica situazione è la breaking news di The Guardian: free toilet paper.


Ah, povera Italia...

giovedì 3 settembre 2009

Il caso Boffo, i cattolici e la politica

E alla fine si è dimesso! La notizia mi raggiunge in treno, in viaggio tra Padova e Roma: che tristezza… Del giornale di Boffo non sono certo stato mai un lettore assiduo: gli ho sempre preferito i toni businesslike del Corriere, forse anche un po’ per tradizione di famiglia. Ma questa vicenda mi mette nel cuore una grande inquietudine sul futuro dei media e, in particolare, sul ruolo che i cattolici possono giocare in futuro.
Mi spiace in primis che le dimissioni siano state accettate: vedremo cosa farà Boffo in futuro (certo la lettera di dimissioni mi sembra eccessiva nell’ossequio del suo editore e sicuramente non gli mancherà il lavoro). Ma è sconcertante che siano bastate poche righe del giornale di Berlusconi per distruggere il rappresentante più prestigioso dei media cattolici in Italia. È vero che è stato esposto alla gogna mediatica per la più pruriginosa delle condotte morali ma è pur vero che indubitabilmente nessun italiano ci aveva creduto: la velina/patacca è così evidente che il silenzio sarebbe bastato a chiudere il caso!
Forse il problema è che non avendo altri argomenti ci si perde in chiacchiere: a cosa siamo chiamati noi cristiani nel mondo d’oggi? Non sarà che la sola ragione per la quale il castello di carta è caduto miseramente perché non c’era altro di valido da dire?
Penso che noi si debba fare un cambio di passo, il nostro tempo attende una nostra presa di responsabilità civile. Se i cristiani saranno quello che debbono essere, sarà la forza delle idee a rispondere alle menzogne dei corridoi.

mercoledì 24 giugno 2009

La Genova che non t'aspetti

Nei giorni scorsi sono stato a Genova per l’annuale appuntamento dei bibliotecari dell’ABEI. Il titolo del convegno suonava pressappoco “per un catalogo ecclesiastico di qualità tra REICAT, Nuovo Soggettario e CDD 22^ edizione”, simpatico vero? :-)
In una pausa nei lavori, complice una bella giornata di sole, di quelle con l’aria resa fricciarella dalla pioggia dei giorni precedenti, Silvano mi ha portato in Vico del Duca, all’ambulatorio. Nel dedalo dei carrugi del centro storico, tra il degrado cantato dal Faber, giunto al secondo anno di attività, c’è una struttura di volontariato ormai divenuta punto di riferimento per tanti. Consigli, diagnosi, patologie, e il consueto menù di un dispensario ma soprattutto un punto di ascolto, di rispetto, di condivisone. Sulla porta una targa con la dicitura in tamil, arabo, cinese e spagnolo è esplicita: specialisti che offrono gratuitamente le loro prestazioni professionali a gente di tutte le razze, a chi non ha posto nella prima fila, tra la società che appare. Fanno parte dello staff un ginecologo, un dentista, un ortopedico, un dermatologo, un avvocato: specializzazioni preziose per i pazienti che vivono in strada... e quest’anno si è superato quota trecento: tanti per i due soli giorni di apertura. Sono pazienti che ormai conoscono la tipologia dell’ambulatorio e che vengono per domandare assistenza, che ripassano dopo magari la visita specialistica a cui li hanno indirizzati, semplicemente per ringraziare, salutare e prendere un caffé con gli operatori.
Piccola meraviglia e gioia grande.
Esempio concreto di come si cerca di “fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a te”.

sabato 20 giugno 2009

Siamo proprio caduti in basso

Come non dar ragione a Formigoni? "Ti pensavo meglio Senatore Rutelli, siete a corto di idee".
Nulla da eccepire, per quanto dolorosa è la verità.
No, lo capisco il povero rutello: che fare? Che dire?
...e sì che dopo tutti questi anni (i Verdi, i Verdi Arcobaleno, La Margherita, la poltrona di primo cittadino della città del divo Totti) lui è uno dei politici più esperti, un capocorrente.
Ma il silenzio a sinistra è assordante: non si può vivere di rimessa, si deve vincere con la forza delle idee e non con le disavventure giudiziarie altrui.
Forza rutello, ci aspettiamo un leader di spessore, che trascini l'Italia con le idee. Saranno allora i grandi ideali a fare la storia.

venerdì 12 giugno 2009

Ah, che tempi i tempi della vecchia Olivetti 32...

I blogs e più in generale il web rischia di subire le ricadute del disegno di legge predisposto dal Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in materia di intercettazioni telefoniche.
Ponendo la fiducia, il Governo ha fatto passare (con un accordo bypartisan concretato da ben 314 voti, qualcuno in più quindi degli onorevoli che fanno parte della compagine di governo) il DDL anti-gossip che prevede, tra l’altro, l'obbligo di rettifica di post e informazioni pubblicate on-line da parte dei gestori di siti e blog.
Se la legge dovesse passare il vaglio del Senato, entro 48 ore da un'eventuale richiesta dell’AG bisognerà rettificare tutti i commenti e post non politicamente corretti. Non ottemperando alla richiesta di modifica il blogger incorrerà in una sanzione pecuniaria (giusto qualche migliaio di euro…). Il carattere di “professionalità” con la relativa vocazione al profit era stato a lungo considerato una sorta di spartiacque: solo una realtà editorialmente ed economicamente strutturata infatti potrebbe rispondere in maniera adeguata ad una richiesta di tale specie. Ma l’argine si è rotto e ora si sente –realmente- il tintinnar di manette…
Quando la legge sarà promulgata anche il blogger, categoria composta nella quasi totalità da hobbisti del mondo della comunicazione, sarà obbligato a dare seguito alla richiesta ma senza alcuna possibilità di difesa o ricorso.
Che prospettiva ragazzi: se passa la legge siamo fritti…
E qui al Freeso Journal dovremo licenziare almeno il 50% dei giornalisti!
Bisognerà sentire il sindacato: potremmo tornare tutti alla vecchia Lettera 32!!!

venerdì 5 giugno 2009

La pace e l'arcobaleno

Ieri è stata una giornata pesante: una giornata in macchina per partecipare ad una riunione a Padova può fiaccare anche gli spiriti più robusti, figuratevi il mio che ora vede solo le ferie…
Mentre viaggiavo però, il GR delle 19 ha fatto sorgere un arcobaleno nell’anima che ha rimesso la serata al bello costante. Le notizie che venivano da Il Cairo erano così inaspettate e confortanti da apparire fantastiche. Vi è capitato di leggere il discorso di Obama? Ne riporto le ultime parole : “Dice il Corano: «Umanità, ti abbiamo creato maschio e femmina e moltiplicato in nazioni e tribù per farvi conoscere». Dice il Talmud: «La Torah intera ha lo scopo di promuovere la pace ». Dice la Bibbia: «Beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». I popoli del mondo sanno vivere assieme pacificamente. Sappiamo che è questa la volontà di Dio. E questo sarà il nostro compito sulla Terra. …che la pace del Signore sia con voi.”
Mi tornano in mente tanti momenti difficili di questi ultimi anni, le tante storie che ci sono passate davanti dopo l’11 settembre, la paura palpabile (liquida?) che attanaglia le nostre città e che si percepisce nel fondo di ogni sguardo camminando nelle vicinanze della stazione ferroviaria o nei tunnel della metropolitana quando si incontra lo straniero, il diverso…
Sì, ieri sera è sorto un nuovo arcobaleno di pace.

Poi stamattina arrivo in ufficio e mi arriva, tra la posta, la newsletter del New York Times che si intitola Supporters Seek Nobel for Berlusconi. Really. e vado quindi a vedere il sito relativo… e le mani corrono sulla tastiera ad alzare uno sfogo contro l’uragano che mi scoppia dentro.

giovedì 28 maggio 2009

Okkio al web


Mentre Sarah Quinlan faceva un piccolo pisolino pomeridiano, Pipi, la figlioletta di 3 anni (qui nella foto), sveglissima, giocava tranquilla. L’attenzione è passata dai mattoncini delle costruzioni al pc lasciato acceso e collegato al sito di aste neozelandese TradeMe. La mamma però non aveva fatto log-out e così Pipi con una serie di colpi di click è arrivata a ordinare un mastodontico escavatore da movimento terra Kobelco (una bestia da 20.000 dollari), poiché l’account di mamma era ancora collegato e attivo. Meglio che montare i lego a mano avrà pensato la piccola… Immaginatevi la faccia di mamma Sarah quando ha ricevuto l’e-mail di conferma del successo della sua transazione...
Lieto fine però, come nelle favole vere, perché con una telefonata al servizio clienti la donna è riuscita ad annullare l’asta e l’escavatore è tornato nell’elenco dei beni oggetto di asta. Se stavolta è scampato pericolo è meglio non correre simili rischi: okkio mamme e papà a cosa fanno i bimbi sul web, ne va della carta di credito!

PS: si vede proprio che Sarah non ha ancora letto il libro di Meazzini sulla famiglia e i new-media...

giovedì 16 aprile 2009

Ma dimmi tu se questo è il modo…

Stanotte Claudia deve aver fatto un brutto sogno e, saranno state le 4 e mezza, con un acutissimo strillo mi ha strappato dalle braccia di Morfeo riportandomi nel mondo reale. Riprendere il sonno interrotto poi è risultato impossibile: troppi pensieri si affollavano in testa così mi sono messo la tuta e sono andato a farmi una sgambata nel parco.
Giovedì 16 aprile è iniziato così: tra la natura in fiore riscaldata dal timido sole dell’alba.
Poi ho sentito il GR1 delle 8:00 (servizio pubblico, beninteso) che annunciava la riapertura delle scuole nell’aquilano. “Bene, molto bene” mi dico con un completo senso di appagamento.
“…la linea ad uno degli inviati”. Parte Anna Maria Caresta con l’intervista di una bimba di 10 anni: “Giulia, sei l’unica a tornare a scuola perché i tuoi compagni sono morti tutti: come ti senti?”
Mi avessero dato un pugno in pancia sarei stato meno male: ma tu dimmi se questo è il modo?!
Allora lo sguardo corre alla prima pagina de La Repubblica dove le polemiche su Annozero hanno lo stesso “corpo” di notizie del calibro di “salta l’election day” oppure “terremoto, spunta l’una tantum”.
Eccola allora l’informazione: biecamente strumentale ai fini politici, prona sulla pubblicità in una continua (e squallida) rincorsa dell’audience.
Mi tornano in mente le parole del neodirettore del Corriere, De Bortoli, che giusto pochi giorni fa, incontrando i propri giornalisti al momento dell'investitura ufficale, li ha richiamati ai grandi valori: “alla qualità e alla credibilità dell’informazione… antidoto alla solitudine della globalità”.
Che non restino solo parole, direttore…

martedì 14 aprile 2009

Il miglior lavoro del mondo

L’altro giorno mi sono imbattuto in un annuncio ad effetto (conquista il miglior lavoro del mondo) corredato da questa foto…

Impossibile non andare a vedere il sito.
…peccato che il luogo di lavoro sia un po’ lontano: pur se la paga è 25.000 mila dollari australiani al mese, le spese di “autobus” sarebbero troppe :-)
Però ti danno l’alloggio gratis, ad Hamilton Island.
Sì è proprio un lavoro straordinario… chissà se accettano famiglie!

venerdì 10 aprile 2009

In "ritiro"

Come le squadre di calcio vanno in ritiro per ricaricare le batterie, anche noi ci siamo presi una mezza giornata sulle colline piacentine per raccontarci come va e farci gli auguri di Pasqua. Io pur di partecipare mi sono fatto una ammazzata tremenda: 1.100 chilometri in 24 ore compresa la notte, ma sono stato ampiamente ripagato. La location era splendida: nella natura, una bellissima giornata di sole ha fatto da contorno alla mattinata trascorsa libri e siti web.
Ecco la squadra dei “magnifici sette”: da sinistra, Antonello Nuvole, Renato Romersi (il feudatario), Simone Baldi, Cesare Balzarini, Antonio Dametto, Paolo Capobussi e (dulcis in fundo, è il caso di dirlo) Marta Balzarini.
Il finale? Manco a dirlo, a tavola!

lunedì 30 marzo 2009

70, 26, 5... Città Nuova al pit-stop


70 rappresentanti, 26 gruppi editoriali, 5 continenti.
L’estrema sintesi dei numeri dà conto dello straordinario convegno iniziato stamattina al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM). Sono qui convenuti i rappresentanti delle Città Nuova dei cinque continenti per un convegno lungamente atteso. In tre giorni di dibattiti e tavole rotonde, ci si interrogherà infatti sul compito e la mission delle nostre case editrici nella società e nel contesto culturale dell’epoca del digitale. Sarà l’occasione per tracciare le nuove piste e delineare una nuova strategia: le questioni sul tavolo sono moltissime, determinate dal nuovo contesto culturale e dalle nuove tecnologie.
Siamo (ancora?...) innovativi nel contesto culturale ed ecclesiale odierno?
Siamo “laici” nel senso indicatoci da Chiara Lubich?
La cultura dell’unità si sta facendo strada grazie a noi?
La secolarizzazione ha influenza sulla nostra attività e la scelta degli articoli e dei libri?
Abbiamo linguaggi adeguati per arrivare a tutti?
Qual è il nostro ruolo come mediatori culturali di fronte alle istanze di fraternità e comunione che sono la base della nostra mission?
Arduo il compito, grande la sfida.

giovedì 26 marzo 2009

These days...


Ecco come vivo 'sti giorni: con MChiara a letto per i postumi dell'operazione, sto scoprendo quanto sia tosto fare la mamma/lavoratrice...
TREMENDO!!!

PS: ringrazio Giannelli e il Corsera per lo spunto...
PS 2: scusate lo sfogo...

venerdì 6 marzo 2009

Chiara semplicemente


Conosciutissima per la sua partecipazione a grandi eventi internazionali del mondo ecclesiale e civile, questo album fotografico presenta della Lubich un volto più quotidiano, e perciò meno noto.
Un omaggio all’ispiratrice di molte vite e, tra queste, la mia.

martedì 17 febbraio 2009

Allarme e mistero nello spazio


Che direste se alzando il telefono il responsabile del North American Aerospace Defence Command degli Stati Uniti vi dicesse: “Un cargo spaziale russo delle dimensioni di un autobus, che era stato utilizzato per trasportare materiali sulla Stazione spaziale Internazionale, è fuori controllo e sta per precipitare su di voi...”?
Certo ricevere un autobus in testa non è una bella cosa; se poi, com’è successo a Calgary, il cargo trasportava anche materiale radioattivo allora è il caso di iniziare a preoccuparsi.
Solo pochi giorni fa avevamo letto dei due satelliti per telecomunicazioni, uno russo e uno americano, rispettivamente da 1.000 e 500 kg di peso, avevano fatto un frontale a circa 25.000 km all’ora. E non era mai successo prima d’ora che due grandi satelliti, ciascuno ruotante sulla propria orbita, si scontrassero.
Sono notizie quantomeno inquietanti: cosa ci aspetterà il futuro? Ai posteri l’ardua sentenza.
E dire che una volta si cantava "nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù". Ora si rischia come minimo di fare un frontale con un cargo russo...

venerdì 13 febbraio 2009

(L’a) gente con la camicia


Ieri sono stato a Trento per passare qualche ora a far piani e strategie con Giovanni, l’agente Città Nuova per il Trentino-Alto Adige. Più che una giornata di lavoro è stata una gita!
Questo è quello che si vede dalla finestra del suo studiolo (che poi sembra una baita di montagna...)


Ecco allora la prova vivente di quello che si dice essere nati con la camicia: guarda che posti… è come essere in vacanza tutto l’anno!



A noi cittadini, tra distese di cemento armato, non resta che sognare…

venerdì 30 gennaio 2009

Dal contesto culturale teorico a quello pratico


Dal contesto culturale teorico a quello pratico: questo sarebbe potuto essere il titolo della tavola rotonda di martedì 27. Una delegazione della rivista capeggiata da Michele Zanzucchi, l’intera squadra del commerciale, gli editor dell’editrice, Ettore Coppola dell’Istituto Universitario Sophia, tutti attorno al nostro progetto culturale. Per la prima volta assieme.
Partendo da quanto Città Nuova proporrà nel 2009, abbiamo cercato di delineare le linee e strategie che saranno perseguite nel futuro. Muovendo dal pratico, dalle risposte che riceve la nostra proposta dagli interlocutori culturali sul territorio, abbiamo tentato una valutazione degli elementi di criticità, delle opportunità e dei punti di forza del nostro progetto. Ci siamo così addentrati nella pianificazione dell’attività dei prossimi mesi, fino alle programmazioni delle azioni congiunte rivista/editrice/università.
Affascinante.
A condire tutto un trascinante Michel Vandeleene a raccontare della Fondazione Chiara Lubich…
Da ripetere.
Le foto, al solito, nella galleria del blog.

lunedì 19 gennaio 2009

New deal

Ora ci siamo.
Da domani comincia per davvero.
Tutto è pronto per il 44° presidente del paese che più di ogni altro, nella storia recente di questo pianeta, ha incarnato l’ideale terra promessa, prospera e ubertosa, dove tutto è possibile.
Con il giuramento di domani, comincerà per Obama il momento della verità. Sua l’arditissima sfida di ricostruire il sogno americano, di ridare agli Stati Uniti una leadership morale e culturale che il mondo cerca e che ora ha smarrito in un mare di particolarismi e micro-conflitti. Il suo mandato potrà segnare un punto di svolta oppure dare la stura a scontri ancora più profondi tra culture e modelli sociali.
Si comincia però con la tregua in medio oriente: anche la Terra Santa attende il nuovo messia e sospende le ostilità in attesa di vedere la prima mossa del nuovo inquilino al 1600 di Pennsylvania Avenue.
Che sia un buon segno?

venerdì 16 gennaio 2009

Ce la faremo?



La vignetta di Altan di oggi è straordinaria... una lucida lettura del mondo contemporaneo. La crisi dei valori della società moderna è totale e determina l’assenza di reali obiettivi in ogni nodo del tessuto sociale che compone le nostre città. E si impone all’attenzione dei media, monopolizzandoli e facendo trascolorare quanto di buono sotto sotto si muove.
L’importante allora è darsi degli obietti, iniziare dal piccolo ma sulla base di un progetto… guarda http://ilvenerdi.wordpress.com per esempio, è piccolo eppur si muove!