lunedì 2 giugno 2008

La funzione educativa della politica: un'utopia?

E alla fine sono arrivate, a condire il clima non certo rilassato di questa festa della Repubblica, anche le critiche dell’Alto Commissariato dei diritti umani (ONU) e del Pontificio consiglio per i migranti (Vaticano)…
Da tempo il nostro paese non rappresenta più l’icona del quieto vivere e, anzi, nell’immaginario planetario sta progressivamente imbarbarendosi: ricordate il commentatore CNN in diretta da Palermo dopo la strage di Capaci? Fece il servizio col giubbino antiproiettile addosso proponendo a livello planetario un’immagine da guerra civile molto lontana dalla realtà. Ma ora dopo i fatti di Ponticelli, Verona, Chiaiano (...Pigneto?) parlare di escalation forse non stona.
Unico nostro paladino tra le istituzioni sembra essere il Presidente Napolitano (non vi sembra bello il suo discorso di oggi?) per il quale “conta moltissimo la funzione educativa e pedagogica delle istituzioni”. È proprio qui che cadono troppo spesso i nostri politici, dimenticando il loro ruolo istituzionale cavalcando il malessere della società per tirare acqua al proprio mulino, sordi a qualsiasi progetto di condivisione.

1 commento:

Berardo ha detto...

Caro Paolo hai proprio ragione!Da un certo periodo a questa parte in Italia si respira "un'aria pesante" che non è certamente dovuta al fumo dei rifiuti bruciati a Napoli ma al clima di intolleranza di violenza di sopraffazione di non accettazione che non ci è familiare a noi italiani. Dov'è finito lo spirito mediterraneo del mandolino e dello spaghetto? Adesso forse si mangiano gli amburgher e si beve la coca cola e poi però si menano le mani come non mai! Le istituzioni dove sono finite? Da tantissimi anni che si accapigliano nei palazzi del potere lontano da quello che vive e senta la gente per gestire un potere che poi neanche riescono a gestire. Cosa ne sanno di cosa serve alla gente? Cosa fanno per avvicinarsi e sentire cosa realmente sia necessario fare?
Un grande delusione di questo tipo di politica che tutti percepiamo ma che non sappiamo bene come poter fare per far cambiare questo stato di cose. Speriamo che alla fine da questo tunnel buio si riesca ad uscire presto per tornare alla luce della solidarietà dell'onestà della condivisione del bene del paese innanzitutto.
Lo speriamo perchè lo vediamo realizzato in tanti piccoli momenti nei quali persone normali fanno cose speciali per solo fatto di condividere un'idea di fratellanza universale, concetto questo semplice ma rivoluzionario da propagandare in tutti i modi.
Grazie.
Ciao.
berardo