lunedì 30 marzo 2009
70, 26, 5... Città Nuova al pit-stop
70 rappresentanti, 26 gruppi editoriali, 5 continenti.
L’estrema sintesi dei numeri dà conto dello straordinario convegno iniziato stamattina al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM). Sono qui convenuti i rappresentanti delle Città Nuova dei cinque continenti per un convegno lungamente atteso. In tre giorni di dibattiti e tavole rotonde, ci si interrogherà infatti sul compito e la mission delle nostre case editrici nella società e nel contesto culturale dell’epoca del digitale. Sarà l’occasione per tracciare le nuove piste e delineare una nuova strategia: le questioni sul tavolo sono moltissime, determinate dal nuovo contesto culturale e dalle nuove tecnologie.
Siamo (ancora?...) innovativi nel contesto culturale ed ecclesiale odierno?
Siamo “laici” nel senso indicatoci da Chiara Lubich?
La cultura dell’unità si sta facendo strada grazie a noi?
La secolarizzazione ha influenza sulla nostra attività e la scelta degli articoli e dei libri?
Abbiamo linguaggi adeguati per arrivare a tutti?
Qual è il nostro ruolo come mediatori culturali di fronte alle istanze di fraternità e comunione che sono la base della nostra mission?
Arduo il compito, grande la sfida.
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4 commenti:
Auguri!
Ciao.
berardo
Si vabbè, grazie per gli auguri (graditissimi peraltro) ma secondo te Città Nuova è uno strumento valido per la diffusione della cultura dell'unità? È uno strumento adeguato alle esigenze del mondo contemporaneo o è preistoria?
Ciao! io penso che siate sulla strada buona per arrvare ad essere come Chara Lubich vi a pensati dall'inizio, certamente facile non è ma nemmeno irraggiungibile.
Da quanto leggo, però, mi piacerebbe vedere scritta più nettamente la verità su certi argomenti del mondo...laico che ci circonda! Il barcamenamento non penso porti a molto...
Buon lavoro!
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