Ieri è stata una giornata pesante: una giornata in macchina per partecipare ad una riunione a Padova può fiaccare anche gli spiriti più robusti, figuratevi il mio che ora vede solo le ferie…
Mentre viaggiavo però, il GR delle 19 ha fatto sorgere un arcobaleno nell’anima che ha rimesso la serata al bello costante. Le notizie che venivano da Il Cairo erano così inaspettate e confortanti da apparire fantastiche. Vi è capitato di leggere il discorso di Obama? Ne riporto le ultime parole : “Dice il Corano: «Umanità, ti abbiamo creato maschio e femmina e moltiplicato in nazioni e tribù per farvi conoscere». Dice il Talmud: «La Torah intera ha lo scopo di promuovere la pace ». Dice la Bibbia: «Beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». I popoli del mondo sanno vivere assieme pacificamente. Sappiamo che è questa la volontà di Dio. E questo sarà il nostro compito sulla Terra. …che la pace del Signore sia con voi.”
Mi tornano in mente tanti momenti difficili di questi ultimi anni, le tante storie che ci sono passate davanti dopo l’11 settembre, la paura palpabile (liquida?) che attanaglia le nostre città e che si percepisce nel fondo di ogni sguardo camminando nelle vicinanze della stazione ferroviaria o nei tunnel della metropolitana quando si incontra lo straniero, il diverso…
Sì, ieri sera è sorto un nuovo arcobaleno di pace.
Poi stamattina arrivo in ufficio e mi arriva, tra la posta, la newsletter del New York Times che si intitola Supporters Seek Nobel for Berlusconi. Really. e vado quindi a vedere il sito relativo… e le mani corrono sulla tastiera ad alzare uno sfogo contro l’uragano che mi scoppia dentro.
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