venerdì 30 maggio 2008

La fantastica storia di “Eugenio” e dei ragazzi del Pigneto

Mentre Rifondazione marcia sul Pigneto con i frequentatori dei centri sociali a dire NO al razzismo, Maurizio Gasparri si affanna a ribadire che “non c’è alcuna marea nera e nessun fascismo di ritorno”. Mentre il Sindaco se la prende col “fortissimo estremismo di sinistra che crea problemi a tutti quelli che vogliono parlare all’università”, Walter Veltroni ci spiega che quanto accaduto a La Sapienza è il terzo episodio di violenza in due giorni e sono episodi da non derubricare ma che si spiegano con l’odio politico.
Poi, come fulminea e secca come una pistolettata, ti esce la fantastica storia di “Eugenio” (Carlo Bonini, La Repubblica). Contrordine compagni: non vi preoccupate, non è successo niente.

No, non è così. Penso invece sia necessario interrogarsi su quello che è successo, al di là delle strumentalizzazioni dei media e dei partiti. Bisogna chiedersi come mai la percezione della cosa pubblica e il senso di appartenenza alla comunità siano caduti così in basso. A leggere l’intervista di “Ernesto” vengono i brividi: è il far west, dove vige la legge del “rispetto” della violenza e della giustizia fai da te.
Ad “Ernesto” oggi il plauso della gente, ha fatto la cosa giusta; c’è da scommettere che domani sarà tronista televisivo, a decidere chi sarà degno di rispetto…
Penso proprio che sì, dobbiamo “derubricare” (come ha detto Veltroni) ma usando una diversa categoria: quella della reciprocità.

2 commenti:

Marie Claire ha detto...

Heià...ti trovo on line da Bera05...
Il tuo stile di parola si riflette nel tuo scrivere! Complimenti!
A presto,

Marie Claire ha detto...

PS volevo dirti che ho tratto spunto da questo tuo post x scrivere due righe sul mio blog... col tuo permesso...! :-)

ciao ciao